sabato 21 novembre 2009
UN PO' DI STORIA...
Salerno nata come colonia greca di origine pelagica ebbe in Salernum il suo antico nome, che sembri derivare da " Salum " (mare) da una parte ed " Irnum " dall'altra.Sin dall'epoca romana, è sempre stata situata nella zona in cui attualmente si trova il suo centro più antico. Quando Annibale fu in Italia, il popolo Salernitano si schierò con il popolo di Roma, combattendo la seconda guerra Punica(216 a.C.). Dal questo momento in poi ebbe iniziò la fortuna della città di Salernum, che divenne colonia romana ottenendo il privilegio di battere monete. Durante il tempo delle invasioni barbariche, Salerno non fu mai distrutta, neanche quando fu occupata dai Longobardi nel 644.Nel 786. principe longobardo, Arechi II, trasferì la sede del ducato di Benevento a Salerno, per sfuggire all'offensiva di Carlo Magno e garantirsi il controllo di una vasta zona strategica al centro delle comunicazioni fra vie costiere ed interne della Campania. Con Arechi II la città conobbe un periodo di grande splendore, diventando il centro di studi con la celebre "Scuola Medica Salernitana"; il principe fece fortificare la città già dotata del castello sul colle Bonadies, con mura e torri guardia.Salerno fu spesso presa di mira dai Saraceni, che non riuscirono mai ad impossessarsi della città. Ai Longobardi seguirono i Normanni con la comparsa di Roberto il Guiscardo. In questo periodo vennero edificati la reggia (Castel Terracena), il Duomo e si diede grande impulso alla scienza portando la Scuola Medica Salernitana al suo più alto splendore. La città conobbe un periodo di decadenza alla fine del XII secolo, con l'avvento degli Svevi: Arrigo VI distrusse la città, e Federico II perseguitando i cittadini annientò fiorenti centri; suo figlio Manfredi con l'aiuto di Giovanni Da Procida, mise riparo ai torti di suo padre, costruendo il molo che ancora oggi porta il suo nome, e istituì la " fiera di San Matteo" o "di Settembre ".Seguirono lotte civili e guerre per la successione, che condussero Salerno in rovina che passò in proprietà da l'uno all'altro signore;gli ultimi "possessori" della città, i Sanseverino entrarono in contrasto con il governo spagnolo, determinando così la rovina dell'intero casato. Nel 1600 ci fu un periodo doloroso per Salerno: peste e terremoti portarono innumerevoli vittime.Nel 1799 la città aderì alla Repubblica Partenopea, mentre nel periodo napoleonico salirono al trono prima Giuseppe Bonaparte e poi Gioacchino Murat, che nel 1811 emanò il decreto di soppressione della Scuola Medica Salernitana.Dopo l'unità d'Italia continuò un lento sviluppo urbano che vide l’edificazione di grandi edifici pubblici e privati. La città continuò a svilupparsi fino alla seconda guerra mondiale, fu teatro dello sbarco degli alleati e durante il dopoguerra è riuscita a crescere. Nel periodo che seguì lo sbarco la città ospitò i primi governi dell'Italia post-fascista e la famiglia reale divenendo di fatto capitale d'Italia fino alla liberazione di Roma (metà agosto 1944).
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